Un team internazionale di scienziati, ingegneri e altri professionisti ha lanciato un innovativo approccio allo studio dei fenomeni aerei non identificati (UAP), comunemente conosciuti come UFO. Lâobiettivo del progetto è semplice: creare una scienza sistematica dei fenomeni UFO. Il progetto, denominato âUFO Detection and TrAckingâ (UFODATA in breve), è stato concepito ed è guidato da Mark Rodeghier, direttore scientifico del Center for UFO Studies (CUFOS), e Alexander Wendt, politologo presso la Ohio State University.
âĂ diventato chiaro che qualsiasi passo avanti nella nostra comprensione del fenomeno UFO richieda una rottura rispetto al passato. Finora abbiamo avuto solo testimonianze, foto e video, e documenti governativi. Invece, abbiamo bisogno di registrare e studiare direttamente gli UFO, come altre scienze fanno con i propri specifici oggetti.
Naturalmente, questo è un compito arduo, ma è reso concepibile dai progressi della tecnologia, dei software, della capacitĂ di comunicazione, e dalle fonti di energiaâ, ha dichiarato Mark Rodeghier, membro del consiglio di UFODATA.
La grande maggioranza delle segnalazioni UFO, tra la moltitudine di fonti terrestri, può essere facilmente identificata come stelle e pianeti mal percepiti, palloni, altri fenomeni atmosferici, o uccelli o insetti nelle foto di telefoni cellulari. Il progetto UFODATA invece è interessato al piccolo, ma potenzialmente significativo, residuo di rapporti che non può essere cosÏ facilmente spiegato.
Ă importante sottolineare che il progetto non ipotizza che questi rapporti inspiegabili siano il prodotto di intelligenze extraterrestri; il progetto ha semplicemente lâobiettivo, ovunque esso conduca e seguendo il dettame della scienza, di saperne di piĂš circa le caratteristiche di avvistamenti per davvero sconcertanti.
UFODATA propone la distribuzione di una rete globale, completamente finanziata, di stazioni di sorveglianza automatizzate che hanno il compito di monitorare i cieli, 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, alla ricerca di UFO, e raccogliere dati fisici sul fenomeno.
In passato alcuni scienziati, che hanno fatto da pionieri in questo campo, hanno costruito singole stazioni che hanno portato alla registrazione di alcuni dati limitati. Ciò che distingue il loro progetto da questo è che, quasi sempre, si avvantaggerĂ della rete internet e delle nuove tecnologie di sorveglianza per costruire unâintera rete di stazioni che possono ricavare contemporaneamente piĂš misurazioni sofisticate. âSolo alloraâ, afferma Philippe Ailleris, membro del consiglio di UFODATA, âpotremo cominciare a muoverci verso lâelaborazione di una risposta razionale da fornire al problema UFOâ.
Massimo Teodorani, astrofisico e membro del comitato scientifico di UFODATA, spiega che âcome ogni fenomeno reale, gli UFO â qualunque cosa essi siano â possono essere studiati scientificamente fino a quando avremo lâattrezzatura adeguata per misurare le loro caratteristiche fisiche. In generale, è molto importante per misurare il tipo e lâintensitĂ della radiazione emessa da un UAP. Questa radiazione può essere rilevata direttamente dal fenomeno, come con la luce di una lampadina, o può essere rilevata dal suo effetto nelle sue vicinanze, come la ionizzazione dellâatmosfera circostante prodotta dallâenergia irradiata. Lâuso simultaneo di strumentazioni fotometriche, spettroscopiche, magnetometriche e radio-spettrometriche (VLF-ELF e UHF) e le conseguenti misure originate possono permettere di ottenere importanti informazioni fisiche sul fenomeno. Il modo in cui cambia (per esempio lâintensitĂ in tutte le lunghezze dâonda e lâampiezza delle righe spettrali se presenti) con il tempo o con lunghezze dâonda in tempi brevi potrebbe aiutare a comprendere qualcosa di importante riguardo il meccanismo fisico che anima il fenomeno osservato: infatti questa è esattamente la stessa procedura che usiamo quando facciamo ricerca astrofisica sui corpi celesti di qualsiasi natura. Per esempio, proprio questa metodologia ci ha aiutato a capire il meccanismo fisico con cui oggetti come le stelle delle Cefeidi, pulsar e quasar funzionano. Per questo abbiamo intenzione di usare una metodologia astrofisica al fine di svolgere attivitĂ di ricerca sulle anomalie luminose che appaiono nella nostra atmosfera, dove ci aspettiamo di ottenere un rapporto ottimale segnale-rumore dovuto alla prevedibile alta luminositĂ del fenomeno e la sua vicinanza rispetto allâosservatore. In tal modo â con numeri precisi nelle nostre mani â saremo in condizione di selezionare con molta attenzione i casi veramente anomali dai casi che possono essere spiegati da cause banaliâ.
Il sito web del progetto contiene dettagli sulla tecnologia che si prevede di utilizzare in queste stazioni, un elenco dei membri del team, le risposte a molte comuni domande attraverso la FAQ anticipanti i loro obiettivi, e un vasto insieme di risorse sullo studio scientifico degli UFO. UFODATA ha anche prodotto due video interessanti per spiegare i principi della spettroscopia e come si può riconoscere un UFO dal suo spettro. Inoltre, cosa importante, UFODATA è alla ricerca di volontari tecnicamente qualificati in diversi settori, elencati nella pagina Volontari del sito web.
Alexander Wendt, membro del consiglio di UFODATA, afferma che âcrediamo che lâambiente scientifico, tecnico e sociale attuale possa essere promotore nel sostenere un tale sforzo, come fatto da UFODATA. Prevediamo di costruire il miglior lavoro rispetto al passato e fare ciò che la comunitĂ scientifica nel suo insieme non è riuscita a fare: Prendere gli UFO seriamente e studiarli rigorosamenteâ.