I vaccini sono un’illusione

illusione vacciniFaccio ricerca medica da un po’ più di 45 anni e i primi 25 li ho dedicati alla ricerca applicata, vale a dire a quella che, in fin dei conti, portava quattrini a chi poi avrebbe sfruttato industrialmente i risultati.

Da almeno una ventina d’anni, per una serie di circostanze, mi sono dedicato insieme con mia moglie, la dott.ssa Antonietta Gatti, scienziata di valore mondiale riconosciuto e, dunque, molto migliore di me, ad una ricerca che non solo non porta quattrini ma pesta piedi a non finire a chi per i (e non di) quattrini vive. E pestare quei piedi espone a reazioni tutt’altro che piacevoli.

Negli ultimi quindici anni, con una tecnica nostra frutto di un paio di progetti di ricerca europei ideati e diretti da mia moglie, noi due abbiamo dedicato una parte non trascurabile della nostra ricerca all’analisi dei vaccini, cioè di quanto di più santificato esista nel mondo della medicina.

Con mia sorpresa iniziale, tutti i campioni analizzati, e sono oggi davvero tanti, si sono rivelati più o meno pesantemente inquinati da micro- e nanoparticelle inorganiche, di fatto pezzi solidi di materia incompatibili con l’organismo e indiscutibilmente patogeni. In aggiunta, ci siamo resi conto che i vaccini contengono una serie di sostanze che l’organismo non accetta certo volentieri e i loro effetti deleteri si sommano potenziandosi a vicenda fino a provocare malattie di una gravità assoluta fino, in qualche caso, alla morte.

Non è stato facile rendere pubblici i nostri risultati e persino le denunce che sporgiamo dal 2011 non hanno sortito il minimo effetto: silenzio di tomba. Il libro divulgativo Vaccini: Sì o No? che abbiamo pubblicato con Macro Edizioni ha indubbiamente indotto in chi l’ha letto la consapevolezza che i vaccini sono tutt’altro che farmaci tranquilli.

L’articolo scientifico New Quality-Control Investigations on Vaccines: Micro and Nanocontamination che abbiamo pubblicato sull’International Journal of Vaccines and Vaccination a fine gennaio 2017, poi, ha fatto scalpore e scandalo, tanto che le industrie farmaceutiche da mesi stanno facendo di tutto per cancellarlo dalla visibilità pubblica. (scarica il documento scientifico)

Ora Macro fa uscire un libro intitolato I Vaccini Sono un’Illusione, libro che ha per autrice Tetyana Obukhanych, immunologa americana di origine ucraina che ha studiato alla Rockefeller University e alla Harvard Medical School. Anche lei, come qualunque medico e qualunque altro professionista della salute, ha subito quello che, né più né meno, è il lavaggio del cervello di routine: tutto quanto esce dall’industria farmaceutica è buono fino alla santità, una santità che raggiunge le vette più alte con i vaccini. Nessun dubbio per Tetyana soltanto che, dovutamente vaccinata contro morbillo e pertosse, di morbillo e di pertosse si era ammalata. Al cospetto di quella innegabile evidenza, aprendo il cervello, è impossibile non farsi qualche domanda e, se si è specialisti del settore, è impossibile, sempre aprendo il cervello e pure la porta della dignità di scienziato, non cercare di vederci chiaro. Tetyana l’ha fatto e, senza che ci si possa stupire, si è vista parare davanti una serie di ostacoli, a partire dal “pensa alla pagnotta” tanto ovvio per chi baratta la dignità della professione medica con quello che Guicciardini chiamava il “suo particulare”. Insomma “fatti gli affari tuoi e, dantescamente, “più non dimandare.”

Io so per esperienza quanto difficile sia, fino ad essere impossibile, pubblicare qualcosa che dispiaccia alle case farmaceutiche, i grandi, oggi quasi i soli, dispensatori di denaro per gli editori di riviste del settore. Così Tetyana ha scritto un libro pubblicandoselo da sola negli Stati Uniti, e Macro quel libro lo ha tradotto in italiano e pubblicato.

Da addetto ai lavori confesso che la stragrande maggioranza di ciò che sta, con chiarezza cristallina, in quelle pagine mi era noto, ma sono certo che quasi nessuno tra il grande pubblico quelle cose le sa. E, a peggiorare le cose, temo che la maggioranza dei medici non ne abbia idea o, almeno, abbia cancellato nozioni ed eventuali dubbi dalla sua mente. “Pensa alla pagnotta.”

Pagina dopo pagina, Tetyana è implacabile: nessuna polemica e nessuna opinione perché in campo scientifico le opinioni non valgono. Semplicemente fatti su cui nessuno, neanche arrampicandosi sul più scivoloso degli specchi,  può discutere, e quei fatti fanno prima traballare e poi crollare, colpo su colpo, le basi stesse della sua disciplina, cioè l’immunologia come è corrente pur essendo al di fuori di ogni scientificità, e l’illusione dei vaccini.

Sì: i vaccini sono l’illusione di maggior successo della medicina ma anche quella che forse ha fatto più guai, perché andare alla guerra con le pistole ad acqua e protetti da una corazza di cartone non può funzionare.

E non funziona, tanto che oggi, per salvaguardare un business con un valore aggiunto di cui probabilmente nessun altro prodotto gode, si è costretti a ricorrere ad una violenza di regime che non ha uguali nella storia, infischiandosi della scienza, della medicina, della legalità e della morale.

Un libro quello della dott.ssa Obukhanych  che, con una lucidità disarmante, in meno di un centinaio di pagine fa a pezzi ponderosi volumi di assiomi non sostenuti altro che dall’essere ripetuti all’infinito fino ad entrare come ospiti immuni da qualunque critica e al riparo da qualunque domanda nei cervelli di tutti. Se mi è permesso dare un consiglio, al di là di quello che do a tutti, ma davvero a tutti, di leggere con estrema attenzione questo libro che io ho divorato, magari ritornando più volte sulla stessa frase, è quello che do a tutti i medici: imparatelo a memoria, considerate il valore della pagnotta confrontandolo con quello della vostra coscienza, e agite non a chiacchiere ma a fatti secondo quel detto che vi è tanto caro: in scienza e coscienza. Quanto ai politici che, nella loro ignoranza e nella loro ingordigia, sanno ricorrere solo alla più mortificante violenza, per loro nessun consiglio. Solo la speranza che la consapevolezza della gente di tutto il mondo li sostituisca con una classe all’altezza da qualunque punto di vista la si giudichi.

Quando Tetyana Obukhanych non sarà più l’eccezione ma la regola, potremo contare su un orizzonte meno cupo di quello che ci si prospetta ora.

Stefano Montanari