La scoperta viene da un team di scienziati dell'Università di Genova
di Valentina Spotti
La scienza degli ultimi decenni ci ha insegnato che il DNA, i mattoni della vita, è una lunghissima struttura a doppia elica, dove le quattro basi azotate si legano tra loro formando la base di un qualsiasi organismo vivente. I libri di scienze, poi, hanno sempre rappresentato questa elica come un’esplosione di colori: rosso, giallo, blu e verde. Un arcobaleno ritorto che porta in sé il codice genetico di ogni essere. Ma… e se non fosse così? Ovviamente siamo consapevoli del fatto che la rappresentazione multicolore del DNA è una licenza artistica per spiegare meglio il concetto ma, in fin dei conti, nessun profano ha mai visto com’è fatto il DNA “per davvero”.
A mostrarcelo è il [link=http://www.theatlantic.com/technology/archive/2012/11/what-dna-actually-looks-like/265713/]The Atlantic[/link], che ha pubblicato due immagini frutto di una nuova tecnica per fotografare il DNA sviluppata dal team di Enzo Di Fabrizio, direttore del Dipartimento di Nanostrutture dell’Università di Genova. Fino a questo momento, ogni immagine catturata del DNA era il frutto di un rendering ma, oggi, possiamo veramente vedere l’acido desossiribonucleico per come è fatto. Certo, non ci sono i colori dei libri di biologia e la doppia elica non è visibile ma, in un certo senso, si tratta di una foto molto più realistica rispetto alle immagini viste finora: non è frutto di un’elaborazione grafica, si tratta di una foto scattata da un microscopio.
Foto: Enzo di Fabrizio via New Scientist
CRATERI MINUSCOLI – Le immagini sono state pubblicate sulla rivista scientifica Nanoletters accompagnate dalla spiegazione del metodo usato per ottenerle: si tratta di una tecnologia sperimentale basata sul prelievo di un filamento di DNA che viene posto in una soluzione disidratante. Successivamente , il DNA disidratato viene posto su una sostanza idrorepellente che ha permesso agli scienziati di scavare minuscoli buchi nel filamento, dai quali poter “spiare” la vera faccia del DNA. E sì, è a forma di doppia elica.
Foto: Enzo di Fabrizio via New Scientist
ORIGINE DELLA VITA – Questa nuova tecnica, ha sottolineato New Scientist, aiuterà i ricercatori a capire meglio come le proteine, l’RNA e le altre biomolecole interagiscano con il DNA. Ma anche per i non addetti ai lavori questa nuova scoperta tutta italiana ha un certo fascino: si tratta di un passo in più verso la comprensione dell’origine della vita.
Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/633303/la-prima-vera-fotografia-del-dna/