Numerologia, una scienza ancora attuale

Numeri, simboli, geometria sacra, costruzioni e basiliche, nomi e significati di date e numeri, hanno antiche origini. Li vediamo all’opera nelle grandi costruzioni del passato ma anche del presente, negli accadimenti attuali, nelle strette di mano e nei documenti dei potenti, così come nei vessilli e vestimenti dei rappresentanti dei poteri.

Pitagora, filosofo greco del VI Secolo a.C. (Samo – Crotone), ci ha trasmesso un messaggio fondamentale: tutto può essere spiegato attraverso i numeri. Apprese le leggi del mondo manifeste e occulte, virtuoso della Lyra, scoprì che gli accordi musicali si esprimevano in termini di rapporti aritmetici e queste armonie erano proiettate sull’Universo intero (vedi figura).

Nella scala pitagorica di 7 note, le quinte e le quarte corrispondono rispettivamente alle frazioni 2/3 e 3/4, mentre l’intervallo di tono corrisponde a 8/9 e l’intervallo di semitono a 243/256.
Nella scala pitagorica di 7 note, le quinte e le quarte corrispondono rispettivamente alle frazioni 2/3 e 3/4, mentre l’intervallo di tono corrisponde a 8/9 e l’intervallo di semitono a 243/256.

Secondo il filosofo, i numeri sono l’essenza di tutte le cose. Aveva acquisito le sue conoscenze numerologiche dai Sacerdoti egizi e le aveva poi trasmesse ai suoi discepoli (Scuola Pitagorica). I numeri sono in stretto rapporto con la geometria, poiché l’uno genera il punto, il due la linea, il tre il triangolo, prima forma che racchiude lo spazio.

La numerologia è una disciplina che considera il numero come fase conclusiva di un’emozione mistica; per questo, ad alcune cifre si associano virtù particolari.

Molte delle conoscenze esoteriche tramandate da un lontano passato provengono dalle scuole misteriche dell’Egitto, riprese dalle società segrete fino ad oggi, perfino ricadute nella religione più diffusa sul pianeta e poi rivestite dalle specifiche tipologie cristiane, ma da queste ne hanno tratto origine. Solo alcuni esempi di alcuni noti passi evangelici ne danno testimonianza.

– Nel Vangelo di Matteo
All’interno del Vangelo di Matteo, nel quale si parla della natività di Gesù, bimbo divino nato dalla vergine Maria, troviamo alcuni indizi che collegano questo avvenimento con l’Egitto. Il Vangelo di Matteo è unico per tre passi importanti collegati alla storia della natività: la prima riguarda la sacra famiglia che scappa in Egitto per sfuggire alla strage degli innocenti voluta da Erode e che trova rifugio ad Eliopoli. In una chiesa cristiana vicina a Eliopoli è raffigurata la fuga in Egitto della Sacra Famiglia. La seconda si riferisce alla stella che indicava il luogo della nascita di Gesù; la terza riguarda proprio i Re Magi, figure misteriose che venivano dall’Oriente.

Due immagini simili: Iside con il fanciullo divino e la Vergine Maria con Gesù bambino. Secondo alcuni studiosi, Matteo avrebbe preso dagli Egizi il mito di Iside per trapiantarlo nella mitologia cristiana.
Due immagini simili: Iside con il fanciullo divino e la Vergine Maria con Gesù bambino. Secondo alcuni studiosi, Matteo avrebbe preso dagli Egizi il mito di Iside per trapiantarlo nella mitologia cristiana.

Per la ricerca simbolica questi elementi costituiscono indizi importanti di collegamento del legame tra cristianesimo e gli antichi misteri. Sappiamo che il Vangelo di Matteo è stato redatto ad Alessandria d’Egitto; si ipotizza addirittura che Matteo abbia utilizzato la rappresentazione di Maria e di Gesù Bambino per parlare agli Egizi, ai quali un’immagine del genere era molto familiare, poiché richiama l’immagine più potente della religione egizia: quella della dea Iside che reca in braccio un fanciullo divino.

Si cercò di fare accettare una nuova religione, un nuovo culto, a persone che per tre millenni aveva visto nell’infante divino il figlio della dea Iside. In un certo senso, Matteo prese in prestito dagli Egizi il mito stellare di Iside, di Horus e della stella Sirio e lo trapiantò nella mitologia cristiana. E’ plausibile pensare che i primi cristiani d’Egitto considerassero Iside come la madre di Gesù. Solo molto più tardi la Vergine assunse l’identità di Maria.

Similmente anche la stella di Betlemme era per gli Egizi la stella di Iside, cioè Sirio. A causa della precessione degli equinozi, dopo tremila anni è cambiato il tempo in cui sorge e tramonta: per gli egiziani sorgeva nel solstizio d’estate, data in cui celebravano la nascita di Horus, l’infante divino, mentre all’epoca della nascita di Gesù appariva in cielo nel periodo del solstizio d’inverno, intorno al 25 di dicembre, poco dopo il tramonto del sole. Per gli ebrei e i primi cristiani il giorno cominciava al crepuscolo; il 25 dicembre vedevano sorgere la costellazione di Orione e subito dopo la stella Sirio spuntare all’orizzonte.

– Numerologia Sacra
Le Sacre Scritture vengono contrassegnate dal simbolismo dei numeri. Anche la Bibbia contiene un codice cifrato, ma le ricorrenze numerologiche sono disseminate in ogni libro tramandato di ogni cultura. Attraverso particolari tecniche e il calcolo combinatorio, è possibile ricavare altri significati all’interno di ogni testo sacro, reso ora possibile in tempi rapidi attraverso l’uso di programmi computerizzati. Se si prende, per esempio, una parola ogni cinquanta parole in successione, si viene a comporre un altro testo, con significati diversi dal testo stesso. Questa scoperta matematica spalanca un altro mondo, quello delle ricorrenze numeriche e i suoi significati.

Ritorniamo dunque al tema di partenza, il mondo dei numeri. Sappiamo che Cartesio si è ispirato alla Scienza Numerologica pitagorica per creare il suo trattato di geometria; il Dr. Encausse, detto Papus, sostenesse che se fossimo in grado di leggere i numeri che delimitano la nostra vita potremmo conoscere il nostro destino. Il Numero dell’Entrata e Uscita dalla Vita, detto anche Porta, si ripete di frequente e intorno al compleanno accadono spesso eventi significativi. La scienza delle lettere e dei numeri applicata alla Biologia racconta che Francis Crick, insieme a James Watson, Maurice Wilkins e Rosalind Franklin, scoprirono e pubblicarono su Nature nel 1953, la struttura del Dna e la doppia Elica. Il codice nel quale è scritta l’informazione genetica è un codice a tre lettere, chiamate triplette, unica sostanza in grado di trasmettere tutte le informazioni necessarie per creare la vita.

– Il numero tre
Ora sappiamo l’importanza dei numeri, comune a tutte le culture, ma tramandata in via iniziatica; la scienza scopre ciò che le confraternite iniziatiche sapevano da tempo immemorabile.

Si prenda per esempio un nome, per es. Matteo = M (4) a (1) t (2) t (2) e (5) o (6) = 4+1+2+2+5+6=20 (11), vibrazione che possiede un potere attivo e attrattivo, come ogni altra vibrazione nel cosmo. Le lettere che compongono il vostro nome hanno un significato, alla stesso modo dei numeri che le simbolizzano. Ciascuno di noi è, si esprime, si realizza in funzione della propria identità cosmica di partenza, grazie al nome che portiamo alla nascita; se questo viene modificato, anche la propria identità in parte muterà (diventerà personalità n.2, come la chiamava Jung).

Esistono nove numeri di base, che servono a formare tutti gli altri numeri. Lo Zero non è preso in considerazione perché simbolizza ciò che non è ancora stato creato, è l’Ain Soph o Spirito Divino che si deve manifestare, come dicono i Cabalisti, ma l’idea dello Zero è patrimonio universale. I numeri vanno da 1 a 9. Il numero 9 è il numero ultimo dell’uomo (questi si crea in 9 mesi e ogni suo ciclo di evoluzione dura 9 anni). Ogni numero ha le sue caratteristiche e corrisponde a un campo particolare. Ogni numero che manca nel nome, indica una o più lezioni da imparare, al fine di esprimerci e realizzarci al meglio. Il nostro subconscio ci condurrà in situazioni che ci obbligheranno a prendere lezione da questo numero, a viverlo, al fine di completare nel tempo la griglia dei mancanti.

Provate a memorizzare i numeri della vita quotidiana, in città, al lavoro, qualsiasi sumero: se ne fate la somma e li riducete all’unità ( 18 = 9, 12 = 3, e così via), ne scoprirete le ricorrenze non-casuali, il significato per voi, ciò su cui dovete lavorare. Così fate con la vostra data di nascita ridotta all’unità; per esempio 11.06.1967 diventa 2+6+5 = 13 = 4, che è il vostro numero del Sentiero di Vita (il 9 non si somma perché sia moltiplicandolo che addizionandolo dà sempre 9).

Consultate la bibliografia per lavorare con il vostro numero guida, il primo su cui lavorare: scoprirete un mondo di presenza amica che vi darà indicazioni sul vostro stare qui con le vostre specifiche qualità. Di seguito, invece, una tavola orientativa che permette di trovare i numeri mancanti nel vostro nome. I numeri presenti esprimono qualità già attive che dovrete continuare a sviluppare armoniosamente; invece con quelli mancanti dovrete lavorare anzitutto interiormente, poiché quelle qualità non vi sono familiari e potrebbero ostacolare il vostro cammino (o Sentiero di Vita) anche nella vita di relazione.

– Tavola dei numeri mancanti o dominanti nella griglia del nome
Numero 1: padronanza (legato alle lettere A – J – S). Capacità di autorealizzazione. Mancante: insicurezza e poca confidenza in se stesso. Dominante: Autorità, Volontà.
Numero 2: associazione (legato alle lettere B – K – T). Capacità di collaborazione e unione Mancante: associazione difficile. Dominante : spirito di cooperazione. Ricerca dell’unione.
Numero 3: socialità (legato alle lettere C – L – U). Capacità di esprimersi e gusto del contatto Mancante: elasticità e adattamento. Dominante: A proprio agio in società. Senso delle relazioni.
Numero 4: realizzazione (legato alle lettere D – M – V). Capacità di lavorare e costruire concretamente. Mancante : difficoltà di organizzazione e mancanza di stabilità. Dominante: Qualità d’ordine e perseveranza nel lavoro.
Numero 5 : mobilità ( Legato alle lettere E – N – W). Capacità di cambiare e muoversi. Mancante : Sedentario, non ama il cambiamento. Dominante : Movimento, viaggio, spirito aperto.
Numero 6: armonia (legato alle lettere F – O – X). Capacità di adattamento e conciliazione (Amore, Famiglia, Dovere). Mancante: Matrimonio difficile. Spirito poco conciliante. Evita gli obblighi. Dominante: Cerca l’armonia e l’accordo. Senso della famiglia, amore, amicizia.
Numero 7: vita interiore (legato alle lettere G – P – Y). Capacità di riflessione e analisi. Fede e impegno nelle idee. Mancante: manca di comprensione, necessità di aprirsi a livello spirituale. Dominante: Qualità di inventiva e ricerca, a volte impegno in un ideale.
Numero 8: espansione materiale (legato alle lettere H – Q – Z). Capacità di accettare le proprie responsabilità sul piano materiale, di attirare riuscita e potere. Mancante: difficoltà a mantenere l’equilibrio sul piano materiale (o troppo o troppo poco). Dominante: ricerca della riuscita a tutti i livelli. Una certa fortuna materiale.
Numero 9: altruismo (legato alle lettere I – R). Capacità di dedicarsi e di interessarsi agli altri o ai problemi umani. Mancante: mancanza di interesse per gli altri. Dominante: qualità di devozione e altruismo.

Per saperne di più
Jean-Daniel Fermier, Collana ABC della Numerologia, Edito da Hobby & Work.
Charles-Rafael Payeur, Il messaggio segreto dei Numeri, Edizioni Età dell’Acquario.
Rodney Davies, I Numeri ed il vostro futuro, A.Vallardi ed.
Marc-Alain Ouaknin, I Misteri dei Numeri, Ed. Atlante
Petra Neumayer, Guarire con i numeri, Macro Edizioni

Ubaldo Carloni

karmanews.it