Spesso sentiamo parlare di complotto al giorno d’oggi e, quasi sempre, tale termine è seguito da una vena di ridicolo. Il complotto è divenuto oggigiorno un qualcosa su cui fare battute, un qualcosa di irreale e impensabile che non ha alcuna attinenza con la realtà. Eppure, questo nuova idea che ci siamo fatti si rivela meno vera semplicemente leggendo un qualsiasi libro di storia.
I complotti ai danni dei popoli sono sempre esistiti e continueranno ad esistere. Oggi vedremo uno dei più famosi del secolo scorso, uno la cui fama ha ispirato romanzi e film.
Questa è la storia di scienziati e dottori senza etica. Questa è la storia di teorie fantascientifiche e cavie umane. Questa è la storia di servizi segreti al servizio di uomini senza scrupoli.
Questo è il Progetto MKULTRA.
La nostra storia inizia poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Il mondo sta cercando faticosamente di rimettersi in piedi e la Guerra Fredda tra USA e URSS è già iniziata. In quel momento i due blocchi si sfidavano praticamente su ogni cosa. Politica, economia, sfere di influenze e non ultimo in ambito scientifico. Grazie ai nazisti reclutati durante l’operazione Paperclip gli USA potevano vantare enormi passi in avanti in ambito scientifico, ma i sovietici non erano da meno. Ad inizio anni ’50 si iniziò a studiare, con grande curiosità, il cervello umano.
Gli scienziati di entrambi i blocchi erano desiderosi di capire come funzionasse la mente e, ancor di più, se fosse possibile condizionarla.
Fu in questo momento che nacque l’idea all’interno di rami del governo degli USA di creare un programma di studio e sperimentazione proprio sul cervello umano. Il tutto doveva essere rigorosamente tenuto celato all’opinione pubblica, visto che prevedeva la sperimentazione diretta e senza garanzie su esseri umani. Inizialmente il progetto venne chiamato “Bluebird” poi “Artichoke” e infine “MKULTRA“.
Il tutto venne organizzato, monitorato ed eseguito dalla C.I.A. insieme a membri occulti del governo statunitense e all’aiuto dei vertici dell’esercito. La sperimentazione coinvolse sia gli Stati Uniti che il Canada, e vide coinvolti circa 50 tra college e università, una dozzina di ospedali, alcune prigioni e circa 200 ricercatori privati. La sperimentazione avveniva attraverso l’inoculamento di sostanze stupefacenti o chimiche all’interno del corpo di soggetti inconsapevoli, quando questi si recavano da un medico o nell’ospedale di fiducia. La sostanza più utilizzata era l’LSD, ma vennero iniettati anche fenciclidina e scopolamina. Oltre alle sostanze, gli ignari cittadini venivano sottoposti a pratiche di elettroshock, onde sonore, onde elettromagnetiche, condizionamento sensoriale e ipnosi.
In quegli anni venne anche testato per la prima volta il cosiddetto siero della verità, poi utilizzato ampiamente dal controspionaggio americano.
La sperimentazione durò circa 20 anni, dal 1953 siano al 1973, anno in cui ‘’ufficialmente’’ cessò.
A seguito dello scandalo Watergate, l’allora direttore della CIA, Richard Helms ordinò la distruzione di ogni documento che riguardasse il progetto MKULTRA. Alla pulizia voluta da Helms si salvarono solo 20.000 documenti, in pratica una minuscola parte dell’intero registro della sperimentazione. Pochi anni dopo, nel 1974 lo scandalo venne a galla grazie dalla Commissione d’inchiesta del Congresso che incaricò due commissioni (Church Commission e Rockefeller Commission) di indagare sull’operato della CIA.
Come il Congresso venne a conoscenza di tale progetto segreto è una questione nebulosa, ma sul finire del 1977 il caso era ormai di dominio pubblico e rappresenta uno dei più spaventosi complotti ai danni del popolo americano e canadese di cui si abbia notizia.
La domanda a questo punto sorge spontanea: quale fine avevano tali sperimentazioni?
Ufficialmente venne ammesso che il progetto voleva testare ed osservare gli effetti di sostanze (come l’LSD) sul cervello umano. Oltre a ciò, venne dichiarato che la sperimentazione serviva anche per provare tecniche di interrogatorio da usare sulle spie catturate durante la guerra fredda.
Le tecniche barbare partorite dall’MKULTRA sono ancora utilizzare dagli americani sotto la denominazione di ‘’interrogatorio rafforzato’’.
In verità vi erano anche altri scopi che si celavano dietro la sperimentazione. Solitamente, a questo punto, si viene bollati come complottisti, il che è curioso visto l’argomento trattato. L’informazione mainstream raramente si spinge oltre le motivazioni dichiarate dalla CIA stessa. Sono certo che, se potessero, negherebbero persino il progetto stesso.
A parer mio è ridicolo che si imbastisca un’operazione di tale portata e durata ‘’soltanto’’ per studiare gli effetti di droghe o per capire come interrogare una spia sovietica. Le motivazioni principali dietro le sperimentazioni sono ben altre. Un indizio in tal senso ci è offerto dalla documentazione salvata dalla distruzione del 1973. Ricordiamoci che quei fogli (20.000 documenti) non sono che una parte minuscola dell’intero archivio andato in fumo.
In quei pochi documenti, tuttavia, viene riportata più volte la parola ‘’ipnosi’’. L’ipnosi al tempo era oggetto di grande interesse per i due blocchi, USA e URSS. La possibilità di condizionare un essere umano, di modificare i suoi ricordi, di programmarlo perfino, era troppo ghiotta per non essere studiata.
Immaginate di poter programmare un cervello affinché compia una determinata azione a comando. Immaginate un comune cittadino, un professore o un impiegato, che vive una vita normalissima senza ombre né legami rilevanti con politica, lobby o quant’altro. Immaginate questa persona che, recatasi in un ospedale o in uno studio medico, viene programmata per commettere un omicidio politico senza che persona stessa lo sappia. Continuerà a vivere la sua vita normalmente, giorno dopo giorno, ignara di ciò che è silente nella sua testa. Poi, quando si presenta l’occasione, il comando viene attivato e il cittadino si reca al comizio del politico di turno e gli spara uccidendolo. Nel caso in cui non venga ammazzato sul posto dalla polizia sarà certamente arrestato e interrogato, ed è qui che viene il bello. Non vi è nulla nella sua vita che può ricondurlo ad un gruppo politico, economico o ideologico. Dalle indagini risulterà come una persona normale, con interessi normali, ben voluta e sana di mente. Lui stesso non sarà in grado di spiegare il perché del proprio gesto, bollato infine come un momento di follia, un raptus omicida.
E così, l’organizzazione responsabile del tutto, sarà al sicuro da ogni indagine possibile, giacché non vi sarà nulla che potrà ricondurla al reato.
Sarebbe il killer perfetto. Niente collegamenti, niente scandali, nessuna ritorsione. Potresti operare sul suolo nemico a tuo piacimento e ogni cittadino di quel paese sarebbe potenzialmente un tuo agente.
Cose da fantascienza, da complottista? Io non credo. La stessa esistenza del progetto MKULTRA ci mostra in maniera chiara che, a volte, la realtà supera di gran lunga la fantasia.
Ad oggi è impossibile stabilire quante persone abbiano partecipato al progetto e quante abbiano subito danni permanenti. Non solo per mancanza di documenti, ma anche a causa della perdita di memoria dei soggetti stessi che, a causa di quelle sperimentazioni, hanno rimosso quelle esperienze traumatiche.
A questo punto un’ultima riflessione è d’obbligo.
Questa operazione criminale non è avvenuta in qualche paese sotto dittatura del terzo mondo, bensì negli Stati Uniti d’America, il paese che si professa leader del mondo libero, dei diritti, della libertà. Ha coinvolto indistintamente dottori, medici e scienziati, i quali hanno violato ogni norma etica e giuridica senza troppi problemi. E’ stata voluta da membri del governo stesso, il cui compito sarebbe quello di difendere il proprio popolo.
Infine, cosa ancora più spaventosa, è venuta fuori solo a sperimentazione cessata e solo una parte dell’operato è stato reso pubblico. Non sapremo mai quanti e quali altri esperimenti ha subito l’ignaro popolo americano, né conosceremo fino in fondo quali altri soggetti erano implicati in questo crimine.
Permettetemi a questo punto un piccolo monito. La prossima volta che sentirete la parola complotto, non vi lasciate andare a risa di scherno né smettete di ascoltare a priori. Prestate invece attenzione a chi ne parla e a cosa dice giacché i complotti, come il progetto MKULTRA, non sono sempre una mera invenzione di qualche stralunato. A volte, purtroppo, si rivelano reali e sono molto più spaventosi di qualsiasi fantasia.