Le stelle cadenti sulla Terra piatta

Siccome parliamo delle stelle andiamo a fare due parole sulle comete e sulle stelle cadenti. Un’obiezione che viene comunemente mossa al modello della Terra piatta è che non sarebbe possibile avere i passaggio di comete e meteoriti dal momento che sulla Terra piatta c’è il duomo solido che impedirebbe il passaggio di qualsiasi corpo estraneo.

stelle cadenti

Che ci sia il duomo ormai lo considero come un fatto certo e appurato, dobbiamo quindi capire quale potrebbe essere la natura delle stelle cadenti. In realtà in questo la scienza ufficiale viene in nostro aiuto descrivendo una fascia di rocce e corpi minori che orbitano tra Giove e Marte: si tratta della fascia principale degli asteroidi.

Oltre agli asteroidi presenti in questa fascia abbiamo gruppi di comete che hanno un’orbita comunque paragonabile a quella dei pianeti. Hanno un’orbita ellittica che va oltre quella di Plutone e quando si avvicinano alla terra lasciano uno sciame di meteore che si evidenziano alla nostra vista con le stelle cadenti.

Il fatto che si arrivi a superare l’orbita di Plutone non dovrebbe farci pensare a chissà quale distanza. Sappiamo infatti che i pianeti orbitano su una traiettoria a spirale conica molto simile a quella del sole. L’altezza massima raggiunta dai pianeti è quindi attorno ai 7000 km. Capiamo che siamo ben al di sotto della cupola che ha un’altezza che supera i 20000 km.

Oltre alla fascia degli asteroidi e alle comete abbiamo la fascia di Kuiper esterna ai pianeti. Questa contiene per lo più gas leggeri ghiacciati, mentre la fascia degli asteroidi contiene per lo più rocce. Come possono queste rocce galleggiare in cielo in mezzo ai pianeti? Questi asteroidi sono formati per lo più da condriti, rocce cioè contenenti ferro, ed ecco spiegato come possano sorgere quindi effetti di tipo magnetico.

Come mai vediamo nel cielo le stelle cadenti in alcuni periodi dell’anno in particolare? Questo è dovuto al fatto che le comete hanno una traiettoria conica simile a quella del sole che si avvicina in modo particolare alla Terra in determinati periodi dell’anno.

Se si considerano per esempio le leonidi o le geminidi, si tratta di sciami meteorici che accadono a novembre per le leonidi e dicembre per le Geminidi. Se si considerano queste ultime sembrano partire da un radiante situato qualche grado nord/ovest di Castore, la stella alpha della costellazione dei Gemelli.

Per le geminidi non si tratta di una cometa, ma di un asteroide che si ipotizza possa aver avuto uno scontro oltre l’orbita di Marte e si stia trascinando dietro una nuvola di frammenti e polveri. Quest’ultima considerazione conferma la nostra ipotesi che le meteore provengano tra l’altro anche dalla fascia principale degli asteroidi che si trovano tra Marte e Giove.

In conclusione capiamo che le stelle cadenti non hanno la necessità di attraversare la superficie della cupola per entrare, in quanto semplicemente già si trovano in orbita al di sotto del duomo e periodicamente si rendono visibili nel periodo dell’anno che più si avvicinano al nostro sguardo.


Michele Vassallo è un ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprì il movimento emergente degli American Flat Earthers, si sentì stupito e affascinato. Presto si rese conto che la Terra non poteva essere un globo. Nonostante il fatto che gli argomenti venuti alla ribalta fossero e siano ancora incompleti e contengano molti errori, il concetto generale di una terra piatta sembra assolutamente degno di indagine.

Tra le sue migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della terra piatta e una nuova visione della natura della luce.

E’ coautore del libro “The real measures of the (flat) Earth” edito da Aracne editore e del blog “rifugiatidipella.com“. Dal 2019 produce materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube “earthmeasured”.