I venti sulla Terra piatta

Con questo paragrafo vogliamo imparare qualcosa in più sul movimento dei venti. Lo studio di questo argomento ci aiuterà a comprendere alcuni nuovi importanti dettagli sulla Terra. Un punto importante che voglio sottolineare è l’accelerazione di Coriolis. I globisti ritengono che la direzione dei venti prevalenti intorno al pianeta sia dovuta alla rotazione della Terra attorno al suo asse. Su una Terra piatta, le cose funzionano diversamente. Per cominciare, possiamo esaminare l’interazione tra lo schema che le direzioni dei venti formano sulla Terra e la forma del campo magnetico, poiché sembra esistere una relazione importante.

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Dalla mappa sopra, si nota che i venti soffiano sul globo ruotando verso destra nell’emisfero settentrionale e verso sinistra nell’emisfero meridionale. La scienza afferma che ciò è dovuto all’accelerazione di Coriolis. D’altra parte, è più che evidente che l’accelerazione di Coriolis non è presente e non si manifesta sulla Terra. Se la direzione dei venti fosse dovuta a questa forza, i venti dovrebbero soffiare molto più velocemente di quanto effettivamente facciano.

Per dimostrare che la direzione dei venti non è correlata a Coriolis, dobbiamo considerare come essi si formino. Un vento si forma in presenza di una distribuzione non uniforme della pressione atmosferica nelle aree vicine. La formazione di zone ad alta e bassa pressione produce la necessità di equilibrare la situazione.

Quindi, il sistema cerca di equilibrare una situazione di energia superiore passando ad una inferiore. Per raggiungere questo risultato sorgono i venti. È come una centrale elettrica: le acque scorrono da un’altezza superiore a un livello inferiore. Allo stesso modo, i venti soffiano da un punto di alta pressione a uno a bassa pressione.

Il sistema atmosferico a bassa pressione è chiamato ciclone mentre il sistema ad alta pressione è chiamato anticiclone. Nel sistema ciclonico l’aria è calda, a causa della ridotta densità, sale. In questo modo, c’è un abbassamento della pressione causata dalle temperature più elevate.

In un sistema anticiclonico, la temperatura è più bassa. La densità dell’aria è più alta e quindi si sposta verso il basso, verso la superficie della Terra. Un vento si sposta partendo dall’anticiclone e convergendo verso il centro del ciclone. I venti possono avere velocità, durata e direzione diverse. La loro forza dipende dal gradiente di pressione che li guida. Se il gradiente è elevato la velocità del vento sarà elevata e viceversa, se il gradiente di pressione è basso la pressione sarà bassa.

La scienza afferma che la direzione dei venti prevalenti sulla Terra è determinata dalla rotazione terrestre. Con latitudini diverse, la Terra ruota a velocità diverse a causa della diversa distanza della superficie dall’asse di rotazione. Questa differenza di velocità genera l’accelerazione di Coriolis per tutti i corpi che si muovano con una componente di velocità in direzione nord-sud. Questo significherebbe che i venti ruotino sulla terra secondo la direzione imposta da Coriolis, cioè dalla rotazione della Terra attorno al proprio asse.

Un vento che entra in un ciclone assumerà una rotazione oraria nell’emisfero settentrionale e antioraria nell’emisfero meridionale. Si verificherà il contrario per gli anticicloni. Dato che siamo abituati a guardare immagini satellitari di cicloni, potrebbe sembrare che Coriolis sia una forza che agisce e si manifesta realmente sulla Terra nella formazione dei venti. La direzione degli alisei, venti occidentali e polari, sembrerebbe confermare che la rotazione della Terra giochi un ruolo significativo nel modello di circolazione dei venti.

Il fatto che i cicloni ruotino in senso orario nell’emisfero settentrionale e in senso antiorario in quello meridionale è una regola ben definita e raramente si verificano anomalie. Possiamo dire, tuttavia, che ciò non prova necessariamente la presenza dell’accelerazione di Coriolis, ma piuttosto la presenza di una forza che agisce ponendo l’aria in una rotazione in quella direzione. Quale potrebbe essere questa forza?

Pensiamo al modo in cui si formano i venti. I sistemi a bassa pressione sorgono a causa delle temperature più elevate. Le temperature più elevate sono dovute al sole. In modo molto generale e semplicistico, possiamo affermare che i venti soffino dove il sole è più insistente nel riscaldamento delle temperature. Buoni esempi sono gli alisei. Gli alisei soffiano dai tropici all’equatore dove una zona più calda produce una banda a bassa pressione. I venti che arrivano all’equatore si alzano nell’atmosfera più alta.

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Quindi, il sole potrebbe essere il motore che tira e trascina i venti su tutta la Terra. E come si muove il sole sulla Terra? Si muove in senso orario lungo una spirale tra i tropici. Nel suo movimento tira e riscalda grandi masse d’aria, producendo così i venti. Nell’emisfero settentrionale, il movimento del sole produce una rotazione in senso orario, mentre nell’emisfero meridionale un movimento in senso antiorario.

Ciò significa che la direzione dei venti è determinata dal sole e dalla sua azione di riscaldamento e non dalla rotazione della Terra. Un altro punto che voglio evidenziare è che probabilmente c’è un’influenza sui venti prodotti dal campo magnetico terrestre. Guarda le due immagini sotto.

Mostrano punti di alta e bassa pressione sulla Terra a gennaio e luglio. Queste mappe assomigliano alle mappe di marea che abbiamo considerato fino ad ora. Abbiamo notato come i punti anfidromici (punti in cui la variazione di marea è zero) sono collegati al campo magnetico terrestre. Guardando la mappa dei sistemi di pressione atmosferica, sembra che ci sia anche qui un collegamento con il campo magnetico.

Livello di pressione medio sul mare (Gennaio)

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Livello di pressione medio sul mare (Luglio)

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Si guardi per esempio il punto ad alta pressione vicino al Brasile, che si verifica sia a gennaio che a luglio. Sono coincidenti con l’Anomalia del Sud Atlantico, no? I venti circolano quindi attorno a punti in cui il campo magnetico terrestre è debole. Ciò è dovuto alla presenza di pilastri sotto il mantello della Terra.

Sembra abbastanza chiaro che il campo magnetico terrestre, insieme all’azione del sole e della luna, hanno una grande influenza sul modello di circolazione di acque e venti. Questa è un’altra conferma che questo modello di Terra piatta è efficace.


Michele Vassallo è un ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprì il movimento emergente degli American Flat Earthers, si sentì stupito e affascinato. Presto si rese conto che la Terra non poteva essere un globo. Nonostante il fatto che gli argomenti venuti alla ribalta fossero e siano ancora incompleti e contengano molti errori, il concetto generale di una terra piatta sembra assolutamente degno di indagine.

Tra le sue migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della terra piatta e una nuova visione della natura della luce.

E’ coautore del libro “The real measures of the (flat) Earth” edito da Aracne editore e del blog “rifugiatidipella.com“. Dal 2019 produce materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube “earthmeasured”.